A Monterotondo mostra di scenografia di Luisa Mazzone

 
mostra Mazzone

La mostra vuole far ripercorrere i passaggi fondamentali della realizzazione di un film attraverso l’esposizione di disegni, bozzetti e progetti funzionali dei seguenti film e rappresentazioni teatrali:

–     “Mine Vaganti” di F. Ozpetek.

–     “Segreti Rimozioni Reticenze” di G. Bongioanni.

–    “I vestiti nuovi dell’Imperatore” di A. Taylor. Scenografie di Andrea Crisanti.

–    Progetti di ambientazione futuristica per  il  cortometraggio “Faleda”, scritto da Andrea Crisanti.

–    Bozzetti teatrali per il “Riccardo III” e “La Tempesta” di W. Shakespeare.

–    Bozzetti teatrali per “Petruska” di Sergej Diaghilev.

–    Bozzetti teatrali per “Marionette Che Passione” di Rosso di San Secondo.

–    Bozzetti per la novella “Bagni Pancaldi” di Aldo Palazzeschi con relativi studi dei costumi.

     Progettazione di una piazzetta romana del XVII secolo.

bagni pancaldi
Luisa Mazzone
ha iniziato il suo percorso artistico negli anni del liceo per poi passare all’Accademia di Belle Arti di Roma dove ha applicato il disegno alla rappresentazione teatrale. Recentemente ha conseguito il Diploma in Scenografia, Arredamento, Costume presso il Centro Sperimentale di Cinematografia con sede a Roma, seguita dallo scenografo Andrea Crisanti e dal costumista Piero Tosi.

Grazie alla professionalità e cultura di questi maestri, ha approfondito le tecniche del disegno attraverso la progettazione di costumi e scenografie, ampliando così le sue conoscenze in campo cinematografico e iniziando a ricercare materiale utile alla progettazione e contestualizzazione filmica.

La mostra intende trasmettere il lavoro di ricerca e progettazione che precede sempre la realizzazione filmica, con l’esposizione di bozzetti prevalentemente eseguiti a matita. Per i disegni di maggiori dimensioni, che richiedevano un accurato studio del dettaglio, l’artista ha lavorato con l’ausilio dei pastelli e della computer grafica. La prima fase ideativa è una materializzazione su carta di schizzi preparatori, ovvero per ogni ambiente della storia narrata, molteplici disegni.

Due infatti sono le fasi, correlate ma ben distinte: quella della progettazione e quella della realizzazione. Come si può osservare nell’esposizione, nella prima fase, incentrata esclusivamente sulla creatività, quello che conta è cogliere i cardini sui quali il regista intende costruire lo spazio della narrazione. È in questo momento che nasce la visione corto faledascenografica nella sua interezza. Ogni disegno esposto nasce dallo studio e dall’interpretazione di un copione, dal quale si acquisiscono gli elementi utili ad inquadrare il racconto dal punto di vista storico e culturale.

Nei bozzetti esposti, che rappresentano la fase successiva ai disegni iniziali, si ricerca la perfezione del segno e del dettaglio, aggiungendo quei colori che  maggiormente caratterizzino l’epoca.

Solo andando oltre la fedeltà storica, interpretando la realtà e arricchendo la visione del film con elementi scenografici, si rende più credibile un ambiente o una ricostruzione, che guadagnerà così veridicità. Seguendo le indicazioni del regista per la progettazione degli spazi più appropriati al contesto storico, lo scenografo si immerge completamente nella sceneggiatura, diventando così cittadino dell’epoca o personaggio del mondo fantastico che deve rappresentare.

mine vaganti

 


luisamazzone@tiscali.it

http://mazzone.carbonmade.com/

347-1949929.

 

 

 

Gamy Moore
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