Aspettando OltreConfine, verso il Premio Strega [comunicato stampa]

            immagine 2 OltreConfine

 

[riceviamo e pubblichiamo]

 

APPUNTAMENTO CON

ASPETTANDO OLTRECONFINE, VERSO IL PREMIO STREGA

Secondo incontro con lo scrittore Giuseppe Lupo mercoledì 27 maggio

In attesa dell’edizione autunnale 2020, in ottemperanza ed in linea con le direttive governative, l’associazione OltreConfine ha deciso di non fermarsi e ritornare con una nuova veste: Aspettando OltreConfine, verso il premio Strega, una rassegna virtuale che avrà come protagonisti alcuni autori selezionati tra i 12 candidati al premio Strega.

Gli incontri si svolgeranno dal 21 maggio all’11 giugno in diretta streaming sui canali Facebook di OltreConfine Festival e dei sedici comuni della Valle Camonica e del Sebino che hanno aderito all’iniziativa.

Dopo l’inaugurazione della rassegna con l’autrice Marta Barone e il suo romanzo d’esordio Città sommersa, mercoledì 27 maggio torna in diretta streaming Aspettando OltreConfine, verso il premio Strega, il secondo appuntamento con lo scrittore Giuseppe Lupo che insieme alla giornalista Annarita Briganti, presentano Breve storia del mio silenzio (Marsilio).

L’infanzia, più che un tempo, è uno spazio. E infatti dall’infanzia si esce e, quando si è fortunati, ci si torna. Così avviene al protagonista di questo libro: un bimbo che a quattro anni perde l’uso del linguaggio, da un giorno all’altro, alla nascita della sorella. Da quel momento il suo destino cambia, le parole si fanno nemiche, anche se poi, con il passare degli anni, diventeranno i mattoni con cui costruirà la propria identità. Breve storia del mio silenzio è il romanzo di un’infanzia vissuta tra giocattoli e macchine da scrivere, di una giovinezza scandita da fughe e ritorni nel luogo dove si è nati, sempre all’insegna di quel controverso rapporto tra rifiuto e desiderio di dire che accompagna la vita del protagonista. Natalia Ginzburg confessava di essersi spesso riproposta di scrivere un libro che racchiudesse il suo passato, e di Lessico famigliare diceva: «Questo è, in parte, quel libro: ma solo in parte, perché la memoria è labile, e perché i libri tratti dalla realtà non sono spesso che esili barlumi di quanto abbiamo visto e udito.» Così Giuseppe Lupo – proseguendo, dopo Gli anni del nostro incanto, nell’“invenzione del vero” della propria storia intrecciata a quella del boom economico e culturale italiano – racconta, sempre ironico e sempre affettuoso, dei genitori maestri elementari e di un paese aperto a poeti e artisti, di una Basilicata che da rurale si trasforma in borghese, di una Milano fatta di luci e di libri, di un’Italia che si allontana dagli anni Sessanta e si avvia verso l’epilogo di un Novecento dominato dalla confusione mediatica. E soprattutto racconta, con amore ed esattezza, come un trauma infantile possa trasformarsi in vocazione e quanto le parole siano state la sua casa, anche quando non c’erano.

Con la formula Aspettando OltreConfine, verso il premio Strega, OltreConfine non tradisce la sua missione e grazie alla diretta partecipazione di 16 comuni della Valle Camonica e del Sebino bresciano e bergamasco la cultura trova una nuova voce e un nuovo mezzo per raggiungere tutti, senza barriere e senza limiti, ripristinando quei rituali e momenti collettivi in cui il sapere e la letteratura incontrano il territorio della Valle Camonica e i suoi abitanti.

“Sono stati mesi difficili per tutto il Paese – dichiara Stefano Malosso, direttore artistico di OltreConfine Festival – eppure la cultura non si può fermare. Non si ferma perché, attraverso la letteratura, l’arte, il cinema e il teatro l’uomo afferma la propria libertà, oltre ogni schiavitù mentale e fisica.

Anche OltreConfine continua a lottare. Lotta sulla superficie di quella parola, “confine”, che in queste settimane è stata l’emblema del nostro isolamento dentro la soglia delle nostre dimore, del distanziamento dai nostri affetti, della paura e della diffidenza verso i luoghi nei quali siamo cresciuti, ci siamo formati, abbiamo riso o ci siamo emozionati insieme. L’edizione 2020, che sarebbe dovuta iniziare nel mese di marzo, è in standby. In attesa di seguire gli sviluppi della pandemia, l’associazione rispetta i tempi e le decisioni prese dal Governo, mentre inizia a progettare un’edizione straordinaria per l’autunno, magari pensando anche a nuove forme di fruizione dei contenuti culturali che da sei anni offriamo alla nostra Valle Camonica e al Sebino.

In attesa di quel momento, abbiamo deciso di non fermarci.”

Aspettando OltreConfine, verso lo Strega è un progetto realizzato grazie al programma di sostegni La cultura oltre la crisi della Comunitàlocalità Montana di Valle Camonica.

Hanno supportato l’iniziativa la Comunità Montana di Valle Camonica, Valle Camonica la Valle dei Segni, Rotary Lovere – Iseo – Breno, Provincia di Brescia, Provincia di Bergamo.

Il progetto è promosso dai comuni di Gianico, Pian Camuno, Darfo Boario Terme, Angolo Terme, Pisogne, Rogno, Costa Volpino, Lovere, Malegno, Breno, Paspardo, Borno, Capo di Ponte, Cedegolo, Cividate Camuno e Sovere.

sponsor e varie

La realizzazione della rassegna è possibile grazie al supporto di un gruppo di aziende sensibili al territorio: SAEF, Adamello, Grandangolo, Fedabo, Cinefotoclub Pisogne, Valle Camonica Servizi, Iseo Serrature, Iseo Finestre, Forni Bendotti, Litos, Rizzi Aquacharme, Hotel Capovilla, Hotel Sorriso, Libreria Mondadori Lovere, Libreria Merello Darfo, STORiE Pisogne – DireFareGiocare.

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Associazione OltreConfine

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Ufficio stampa:

Camilla Longo Giordani |

338-1512555 |

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