Gran finale per ArgenPic

 

 

Roma, pomeriggio del 9 luglio. Una giornata di fuoco, e non in senso puramente metaforico o climatico. Arde una vasta area della città nella zona est. Uno dei polmoni verdi della capitale.

 

Tarquinia, stesso giorno. Tutta un’altra storia.

Caldo estivo sì, ma quieta tranquillità per le stradine e i viali ordinati di questa perla della Tuscia. Una città che ha ospitato, o dato i natali a, illustri personalità del mondo della Cultura italiana e internazionale.

Dopo alcuni anni di inattività forzata, fra problemi logistici e pandemia da Covid, ArgenPic 2021 ha completato la sua parabola nel cuore stesso del centro storico. E non poteva essere che l’Auditorium di San Pancrazio ad accogliere e abbracciare una manifestazione che classicamente si svolge in zona lido: la cerimonia conclusiva del Premio Culturale ArgenPic, giunto alla sua IV edizione.

Articolato nelle ormai consuete sezioni (Racconti, Poesia, Libri inediti, Giornalismo, Vignette) si sono aggiunti quest’anno alcuni premi speciali particolarmente significativi. Oltre al tradizionale “Scrivere Donna” dedicato a Daniela Marrozzi – e attribuito a un racconto finalista che si distingua per tematiche al femminile di alto valore umano e sociale – e al Premio Oltrepensiero-Borgo dell’Argento, sono stati conferiti quest’anno quello alla Carriera e alla Memoria.

Presenti in sala, o in collegamento da remoto, molti dei giurati e dei partecipanti a vario titolo del Premio, è stato possibile interagire con i vincitori delle varie sezioni, provenienti da svariate regioni d’Italia e dall’Argentina.

A presentare la cerimonia Simona Orrù e Giulio Carra, che hanno intrattenuto il pubblico presente in sala, o collegato in diretta streaming, con note di colore legate alla prestigiosa sede della ex chiesa di San Pancrazio, cuore pulsante delle attività culturali della città.

Più volte chiamati a intervenire la Presidente Onoraria, Giovanna Carlino Pirandello; così come Silvana Passamonti (Presidente dell’Associazione Borgo dell’Argento) e Pietro Carra (Presidente dell’Associazione Culturale Oltrepensiero), rispettivamente ente promotore/ideatore e collaboratore del Premio.

Patrocinato dal Comune e dall’Università Agraria di Tarquinia, ne è Madrina Anna Moroni.

Il Premio si avvale del sostegno della BCC Roma (Banca Credito Cooperativo) e del Centro Benedetti Tarquinia.

Numerose le partnership: l’Instituto Cultural Latinoamericano di Buenos Aires, il Movimento Arcaista, Ermes WiFi Soluzioni Internet di Giancarlo Milioni, Tele Lazio Nord, MultiMedia Designer Tiziano Crescia, Centro Grafico ALMO Tarquinia, A.V.A.D. Tarquinia Lido.

Ha reso possibile la realizzazione dell’Antologia della IV Edizione Francesca Patti (Prospettiva Editrice). Il testo, reperibile e ordinabile in tutte le librerie fisiche e online, o attraverso il sito della casa editrice, raccoglie i contributi di tutti i premiati.

 

Primi ex aequo per la sezione Giornalismo sono risultati: Daniele Bartocci con “Caseifici d’Italia: un patrimonio prezioso da scoprire” (www.thewaymagazine.it), Alessandra Bernocco con “Brevi interviste con uomini schifosi” (www.multiversi.net), Flavia Chiarolanza con “Una riflessione sulla ‘Giornata della memoria’” (Lex et Jus).

Per la Sezione Narrativa, Libri Inediti: 1° classificato Alberto Mazzega con “Affabulatore”; menzione di merito ex aequo per Raffaele Abbate con “La Saga di Alastor – Il Demone della Vendetta” e Veruska Vertuani con “Non Badare a Spese”.

Per la Sezione Racconti: 1° Giuseppe Mandia con L’Hotel dei Giorni Buoni; segnalazione speciale per Renato Manzoni con Plushophilia e Alessandra Giacomini con Grigio a pois.

Per la Sezione Poesia: 1ª Antonella Calvani con “Oltre il desiderio”; segnalazione speciale per Andrés Norberto Baodoino con “Quédate en mi ser” (Rimani nel mio essere) e Marina Bruni con “Raccoglimento”.

Per la Sezione Vignette: primi ex aequo Chiara Nisci con “Gemellaggio”, Chiara Rossi con “Girl Power” e Antonio Balzano con “Wall E”; segnalazione della Giuria per Kutoshi Kimino con “Assurde pretese” e Lamberto Tomassini con “Cave boy”.


Premio Speciale della Giuria “Scrivere Donna – Daniela Marrozzi”
a Giovanna Dolce con Mia madre ed io.

Premio Oltrepensiero – Borgo dell’Argento a Mirta del Valle Oliva (Acuarella) con “Te pierdo” (Ti perdo).

 

Tre le personalità di spicco che hanno segnato l’epilogo della serata, svoltasi in un clima di grande attesa e sentita partecipazione

Nino Scardina, interprete e regista teatrale, doppiatore storico di opere che hanno lasciato il segno nella storia del Cinema e dei Cartoon, Maestro indiscusso di intere generazioni di attori, con la sua irresistibile carica di umanità e simpatia ha coinvolto il pubblico con aneddoti e rievocazioni. Premio, il suo, a una brillante Carriera che continua ancora oggi con la medesima grinta di ieri.

 

Toccante e intenso il momento dell’attribuzione di un meritatissimo Premio alla Memoria allo scrittore messinese Giovanni Merenda (1942-2018), che quell’attenzione – e quello stesso e altri riconoscimenti – avrebbe dovuto, a nostro avviso, ottenere quando ancora in vita.

Artista poliedrico diviso tra pittura, scultura, fotografia, scrittura letteraria e teatrale, ha pubblicato due romanzi per Sellerio e altri con varie case editrici, cinque dei quali incentrati sulle indagini del commissario Luigi Martino. Amante del giallo e del noir, ma appassionato anche di Storia e ricostruzione storica, restano di lui alcuni preziosi inediti, oltre a una fitta produzione di articoli presenti su varie testate, cartacee e online.

Una scrittura, la sua, in grado di affascinare e attirare il grande pubblico per la sua vivacità e freschezza, le trame articolate e accurate, la capacità descrittiva ed evocativa. Un mix che fa di lui un autore da scoprire o riscoprire.

 

Come un altro, ben noto, da ricondurre al suo posto, a una sedia ormai vuota da troppo tempo. Il tarquinese Vincenzo Cardarelli (1887-1959) che lega il suo nome all’omonimo Premio. A corollario della manifestazione non potevano mancare l’appello e la dichiarata urgenza di ripristinare, e restituire alla città, la tradizione del Premio Letterario Tarquinia-Cardarelli, la cui ultima edizione risale al 2014.

 

Non si può e non si deve dimenticare chi – come Vincenzo Cardarelli, e insieme a lui tanti altri – è riuscito a costruire un patrimonio di idee ed esperienze che hanno contribuito all’affermazione della Cultura Italiana nel mondo; e nonostante l’accertato valore e il prestigio acquisito ha dovuto patire di morire in povertà e solitudine.

 

 

Si ringrazia Giulio CarraUfficio Stampa Premio Culturale ArgenPic

 

Gamy Moore
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