La Befana: risposta alla letterina di un anziano signore

Anzitutto, Felice 2011 a tutti!

Questa settimana vi propongo una lettera che ho ricevuto proprio oggi. Non credevo ai miei occhi: una lettera della Befana?! Per me?! Effettivamente non era per me. La Befana voleva rispondere a una letterina molto particolare che ha ricevuto qualche giorno fa, comparsa anche su LM.

Non è possibile esimersi dal lasciare un adeguato spazio al messaggio di un personaggio di tale levatura. Un’occasione così capita forse una volta nella vita! Dunque non mi resta che lasciare la parola alla più nota e cara nonnina d’Italia (ma anche d’Europa).

 

 

 

Messaggio della Befana

Finalmente questo nuovo anno pare iniziare bene anche per me. Voi sapete quante ne ho dovute sopportare negli ultimi secoli?

Sono sempre stata la più bistrattata. Mi descrivono come una vecchia gobba, brutta e pure cattiva. Infatti, a differenza del caro amico Babbo Natale, io sono perfino costretta a portare il carbone a molti piccoli birbantelli!

Invero quando si vuole offendere una donna per esprimere in una parola che è brutta, antipatica e maligna, la si chiama o no Befana?!

Povera me! Non sanno quanto lavoro c’è dietro a tutto ‘sto “trucco e parrucco” e non vengo nemmeno pagata, non un contratto a chiamata, stagionale (si tratterebbe, alla grande, solo di una settimana di lavoro!), un CO.CO.CO. o anche un CO.CO.DE’!

Fino a poco tempo fa ero pure costretta a fare la sceneggiata legata al palo con le fiamme ai piedi! Fortunatamente negli ultimi decenni mi hanno sostituita con surrogati di varia natura che bruciano persino meglio.

Ma ecco che l’altro giorno giunge la tanto attesa rivalsa: ho ricevuto finalmente, dopo lungo tempo, una letterina! Immaginatevi i salti di gioia che ho fatto – in senso metaforico, io ho preso la mia scopa e ho iniziato a zigzagare nel cielo scuro della notte – ero già pronta a festeggiare con le amiche (Circe, Medea, Morgana, Turchina, Trilly, ecc). Avrei invitato pure quel presuntuoso di Babbo Natale, il quale ogni anno viene sommerso dalle letterine di milioni di bambini che ormai non legge più, ma sbologna ai suoi aiutanti sparsi per il mondo; lui si limita a fare una “comparsata” con la slitta trainata dalle renne e qualche pacco regalo proforma in bella mostra! Volevo sbattergliela sotto il naso a quel farabutto! “UHUHUH! A te chi ti pensa? Chi ti scrive?” mi canzona le poche volte che ci incrociamo tra le nuvole. Poi, leggendola con più attenzione, mi sono resa conto che non era la lettera di un bambino, ma di un nonno! Ovviamente la festa non l’ho fatta.

Inizialmente sono stata tentata di bruciarla per farne carbone (ce n’è sempre bisogno), ma ci ho riflettuto su e ho deciso che anche i nonnini hanno diritto a una risposta, tanto più che quest’ anziano personaggio scrive con una curiosa ironia. Se si fosse trattato di un’insopportabile letterina simile a quelle che riceve il caro vecchio Santa Claus, magari avrei potuto anche divulgare il nome del/della piccolo/a pestifero/a, ma, come detto, si tratta di un signore piuttosto maturo e, con i tempi che corrono, non vorrei incappare in una denuncia per violazione della privacy. Mi limiterò dunque a citare le iniziali: AR.

Secondo AR, io e il panzone non esistiamo. Ha-ha-ha che ridere: il panzone… è vero! Sul fatto se esistiamo o no, preferisco non rispondere. Dico solo che finché vivremo nei cuori delle persone e nelle tasche delle multinazionali, esisteremo! Poi, caro AR, non solo “il panzone vestito di rosso” fa le marchette con le multinazionali… certo, lui è più importante, ma anch’io faccio faville insieme alla mia “piccola” multinazionale, propinando le sempreverdi calze ripiene di leccornie per i piccoli kinder!

Mi chiedi di impedire che scrivano lettere a me e al mio amico in giubba rossa. Questa volta te lo dico io: non esiste! È inutile fare della retorica, la tua richiesta non è recepibile, diciamo che è proprio impossibile! Ma te lo immagini un Natale senza quel patetico nonnino tutta barba bianca e feltro rosso?! Ok sarà pagato pure dalle multinazionali, ok sa un po’ da finto, ma ormai non si può immaginare un avvento senza la sua ingombrante presenza! Come non è pensabile un’epifania senza la sottoscritta! Per capirlo ti basterebbe dire a tua nipote che l’anno prossimo Babbo Natale e la Befana non verranno perché, colpiti dalla crisi, pure loro sono rimasti senza lavoro e ora lui spala neve a pagamento a Berlino ed io ripulisco le strade di Napoli con la mia fedele scopa Saggina. Secondo te, come reagirebbe la piccolina? Che cosa leggeresti nei suoi occhi? Tristezza!

Oggigiorno siamo tutti fin da piccoli disillusi e senza sogni (speranze), sarebbe un crimine eliminare anche la magia di Papà Natale e Nonna Befana, renderebbe tutto ancora più grigio. Che poi dietro ci siano le multinazionali, che sia vero o meno, che importa? L’importante è esserci per dare un tocco di colore in un mondo già troppo cupo e pesante!

Guarda AR, se fai il buono – sebbene io mi dovrei limitare a portare dolci e carbone ai bimbi – per il 6 ti porto un cavallo a dondolo, rinforzato data la stazza… beh sì, lo ammetto, ero troppo curiosa, quindi ho fatto un giro con la mia scopa sopra casa tua per vedere chi fosse a scrivermi con tanta passione. Vedendoti ho scoperto il principale motivo delle tue lagne: l’età.

È chiaro che alla tua età ti chiedi che se ne fa uno di 3000 sms gratis e di Mp3 che contengono 5000 brani musicali. Ti assicuro che per i giovani del ventunesimo secolo 3000 sms sono appena sufficienti a soddisfare le loro smanie di comunicazione digitale e lo spazio di un lettore multimediale per migliaia di canzoni lo occupano sicuramente tutto in breve tempo. Indubbiamente, poi, loro hanno molto più tempo per ascoltare tutta quell’immensa collezione musicale raccolta in un “affare cinese” da 20 grammi!

È senza dubbio comprensibile che ti lamenti del fatto che, sebbene Natale dovrebbe rappresentare la festa della pace, continua invece la mattanza in Iraq, ma, a dire il vero, non tutti festeggiano il Natale e ogni cultura la vede in modo diverso. Ma, a parte questo, vogliamo parlare della mattanza che, alla conclusione di ogni 31 dicembre, commettiamo tra di noi per dare il benvenuto al nuovo anno facendo a gara a chi ha la “bomba” (rigorosamente illegale) più esplosiva e rumorosa di tutti?! Per non commentare quei mentecatti che con pistole vere – procurate chissà dove – sparano a caso proiettili altrettanto veri, ferendo e uccidendo ancora più a caso! Forse sarò troppo vecchia pure io per capire che divertimento c’è in tutto ciò; per fortuna che quando sono in volo per distribuire le calze, la gente ha già perso interesse per certi “botti”.

Caro AR, sarà l’età che ci accomuna, ma anch’io non amo quegli stupidi film che ci propinano sotto le feste natalizie. Ma che ci vuoi fare se a molti piacciono? Io sono dell’idea che i gusti sono gusti – discutibili, certo – e l’importante è che le persone possano passare almeno sotto queste feste degli attimi di serenità come meglio preferiscono, sebbene ridendo per filmetti di scarsa sostanza.

Poi che vadano pure in vacanza, ovviamente scegliendo con criterio, non in luoghi in cui ti ucciderebbero per rubarti le scarpe. Invero penso che si può avere la sfortuna di essere uccisi anche nel nostro bel paese, magari per poche centinaia di euro o perché scippati e trainati per centinaia di metri da qualche ladruncolo in motorino! Meno male che io con la fedele scopa volo in alto, così non rischio lo scippo della mia sacca rattoppata!

Su una cosa siamo d’accordo: non se ne può più di sentir parlare dei politici italiani. Tu pensa che io me li sono dovuti sorbire fin da piccini! Conosci quel vecchio proverbio che dice “il buon giorno si vede dal mattino”? Devo ammetterlo, con loro trova ampia conferma. Sai cosa portavo sistematicamente a costoro ogni anno quando erano dei piccoli birbantelli? CARBONE, ovvio!

Però, ti confesso che fin da allora quei lazzaroni erano ingegnosi (più o meno).

Fini, visto che al tempo non esistevano le lampade UVA – per intenderci, quelle che ti fanno diventare la pelle di un bel color cioccolato surrogato anche quando i più sono delle mozzarelle in carrozza, tutti intabarrati – utilizzava il carbone per tingersi viso e resto del corpo.

Rutelli le prendeva di santa ragione dalla madre perché le faceva fuori tutte le margherite del giardino, infatti era convinto che, mettendo il carbone sul terreno in cui nascevano, sarebbero diventate più grandi e alte. “Francé, cenere non carboni ardenti!” quante volte glielo avrà ripetuto quella povera donna.

Casini, poi, era un gran casinista già allora; ogni volta s’incavolava per aver ricevuto solo carbone mentre i suoi amichetti avevano ricevuto tanti dolci, così si metteva a correre rincorso dai genitori e spargeva come un forsennato tutto il carbone per casa.

Silvio, invece, dimostrava le sue doti da scaltro commerciante già in tenera età. Lui se riceveva il carbone non s’incavolava, ma, astutamente, riusciva a rivenderlo agli amici spacciandolo per pezzi originali della croce del buon Gesù, che, secondo il racconto del piccolo Silvio, fu bruciata dai comunisti e, guarda caso, i resti carbonizzati furono poi sparsi nel terreno intorno alla sua abitazione!

Potrei in ugual modo continuare con tutto il “cucuzzaro” dei parlamentari e politici (o pseudo tali) vari. Ma, caro AR, dici bene, perché almeno durante le festività non cala il silenzio sull’italica politica? Dunque facciamo calare il silenzio! Ti prometto in ogni caso che, se non la fanno finita, il 6 gennaio li faccio tacere io rovesciandogli addosso una “valangata” di carbone, tutto quello che ho di scorta! Così finalmente porterò dolci anche ai bambini cattivi… che, per quanto possano essere lagnosi e capricciosi, sono sempre migliori dei nostri politici!

Intanto ti auguro di passare mille altri natali ed epifanie in compagnia della tua dolce nipotina Margherita!

Ora vado, che mi devo preparare per il tour de force in giro per i cieli a distribuire doni… e come dice un vecchio adagio:

La befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
viene e bussa alla tua porta
sai tu dirmi che ti porta?

P.S. Caro AR, credevo scrivessi in maiuscolo perché alla tua età ci vedi poco… ti assicuro che io vedo e sento ancora benissimo, grazie comunque per il tuo zelo.

 

 


Si ringrazia per l’editing Chiara Magagnato

11 Replies to “La Befana: risposta alla letterina di un anziano signore”

  1. Ciao Marco vorrei 100 regali e 100 dolci va bene perchè mi comporto bene e portami 100 libri di pianoforte va bene però sono molto bravo e mi comporto bene.
    Ciao Marco.

  2. cara Befana,mi chiamo NOEMI e sono di BRINDISI voglio sapere se tanti anni fa’quando stavamo nell’altra casa tu sei venuta vicino alla mia culla e mi hai preso in braccio ed eri vestita tutta bianca color cioccolato(spero che non e’stata la mia immagginazione)….<3 spero che questa mia lettera ti arrivi in tempo per la mezza notte….qualsiasi calza mi porti mi va' bene oppure mi puoi riempire quella che ho appeso nella mia cameretta

  3. @befana
    grazie dell’invito, ma la CINA E’ LONTANA checchè nepensassero i maoisti nel 1968

  4. Raffaelluccio io ti conosco fin da quando eri un pargolo e tuo padre di nascosto ti insegnava a caricaturare le immagini ‘sacre’ del Duce.
    Ma non parliamo dei tempi che furono.
    Parliamo del nostro futuro!
    Scusami se ti rispondo solo ora ma mi sono fatta un paio di giorni in una Spa – non una società di quelle quotate in borsa, ma sto parlando di un centro benessere – a rilassarmi dopo le fatiche di questi ultimi giorni.
    Ora mi sento rinata e posso tornare al lavoro che svolgo di solito – quello della Befana è un ruolo che posso svolgere solo nella prima settimana di Gennaio fino al 6 ovviamente – cioè la sarta.
    Visto che orami tutte le produzioni tessili si trovano in Cina… ebbene sì, in questo momento mi trovo in Cina a lavorare 19 ore su 24, sei giorni e mezzo su sette.
    Come ben potrai capire mi sarà difficile venire a trovarti nell’immediato!
    Inoltre, dopo il 7 gennaio, la scopa mi viene sequestrata con la scusa della ‘manutenzione’.
    Quindi Raffaellino mio, che ne dici di venire a fare un salto a QiuXiaoWangVillage?
    Io ti aspetto a braccia aperte (in quella mezza giornata libera).
    Fammi sapere anche in privato.
    Un caloroso abbraccio, tua Beffy.

  5. Caro Raffaele,
    ti ringrazio, ma non mi ci vedo nel ruolo di ‘messaggero degli dei’ – a dire il vero Mercurio è pure protettore dei truffatori, bugiardi ecc ma mi auguro ti riferissi solo alla metafora del messaggero – ma caso mai potrei più essere un banale postino della rete…
    Penso che a questo punto il mio ruolo di fattorino sia terminato, avendo rotto il ghiaccio, tu e la Befana potete comunicare direttamente… e privatamente.
    In bocca al lupo e attento a non prendere un colpo d’aria a cavallo della scopa… che poi ti viene l’artrite cervicale!

  6. Molto singolare questa corrispondenza per interposta persona…
    Devo rispondere e Alan, novello Mercurio, inoltra quaesta mia alla Signora.
    Carissima Befana,
    da ciò che scrivi intuisco che mi conosci molto bene e da molto tempo.
    Ti ringrazio per il piacente (forse una volta) e sono rammaricato che per seguire le mie evoluzioni canine abbia avuto danni al naso.
    Questa delle tranvate per distrazione è una mia caratteristica: una volta mi accadde addirittura di chiudere il portellone della mia auto sulla fronte.
    Comunque un giro sulla scopa in tua compagnia lo farei volentieri, fammi sapere(anche in privato) dove e quando.
    Un caloroso abbraccio.
    p.s.
    RA (ah questa sigla piace anche a me,per la mia connaturata modestia, è il dio egizio del sole)…
    AR mi ricorda una raccomandata con ricevuta di ritorno.

  7. Caro Raffaele (AR o RA che dir si voglia) ho inoltrato il tuo messaggio alla tua ‘amica’ Befana… devo dire che è stata molto celere nel risponderti, fin troppo.
    Non che vi sia del tenero fra voi due??

    Di seguito la risposta della Befana.

    Oh carissimo! Nonostante la stanchezza – sia ieri che oggi – ho trovato un momento per risponderti.
    Scusami sai ma io preferisco chiamarti RA.

    Prima di tutto ringrazia la tua deliziosa – tranquillo non ho nulla a che fare con quella stregaccia dei poveri Hansel e Gretel – nipotina!
    Ricambia di cuore i saluti.

    Non sai quanta solitudine si soffre a essere la Befana, non sai quanto desidererei presentarmi più spesso con doni per bimbi anziché solo 1 volta l’anno, non immagini quanto gradirei fare amicizia con la tua piccola nipotina Margherita!

    Purtroppo non posso.

    Mi viene imposto dall’alto – anche senza contratto! – di svolgere la mia mansione una sola volta l’anno e senza mai farmi vedere dai birbantelli a cui vado a riempire la calza.
    Che ci vuoi fare tu, che ormai sarai in pensione, conoscerai bene le dure e a volte spietate regole del mondo del lavoro no?

    Inutile sbatterci la testa… Uhh a proposito sapessi quante volte mi sono distratta per osservare qualche piacente signore, che passeggiava per strada con il cane al guinzaglio, andando a sbattere in pieno contro i camini delle case… questo spiega anche il mio naso…

    Va beh … però le regole non mi impedirebbero di uscire una sera con il nonno di una mia ‘cliente’…immagino che tu non abbia mai fatto un giro con la scopa?

    Ora vado a riposare che sono stanchissima, dai un bacio a Margherita e vi auguro un felice anno nuovo.

    Un caloroso abbraccio dalla tua Befana.

  8. Non mi aspettavo che la signora Befana rispondesse in maniera così divertente e divertita.
    Si vede che non sente per nulla il peso degli anni.
    Ho passato i tuoi saluti a Margherita e ora pretende che, essendo mia amica, la vieni a trovare più spesso, il giorno sei di ogni mese.
    Margherita ha una logica tutta sua.
    Un abbraccio affettuoso.
    AR

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