Pancioni e jettatura. Quando l’ignoranza non finisce mai di stupire!

incinta mi nascondo

Che la gravidanza sia uno dei momenti più delicati per una donna, un vero e proprio stato di grazia malgrado gli ormoni impazziti, è cosa nota ma quando all’emozione dell’attesa e alle difficoltà oggettive di un periodo così pieno di aspettative si aggiunge persino un pizzico d’ignoranza tutto diventa addirittura grottesco.

Tempo fa vi raccontai di una ragazza tutta occhialoni da sole (anche d’inverno) e tacco munita che ancheggiando sfracassava le cosiddette a furia dei suoi tic e tac in qualsiasi ora del giorno e della notte.

Ebbene di lei dissi tante altre cosine mettendola di diritto nel club delle Lady Gaga fallite che trovano il polletto di turno dal quale farsi mantenere e contestualmente comandare a piacimento. A parte questo però non avevo svelato che fosse in attesa anche perché mi sembrava una cosa superflua in quel contesto perché in realtà più che di lei parlavo della categoria.

Oggi però mi sento, sempre parlando della categoria s’intende, di dire che la gaia ragazza di periferia è in attesa di un bel pargolo (Congratulations!) e che anche in questo caso sta dando il meglio di sé. Con la gravidanza ormai in scadenza continua a girare camuffata come Arsenio Lupin prima di un colpo per non farsi vedere col pancione.

Se si trattasse di pudore o semplicemente di una persona che non vuole apparire (del resto c’è chi fa le copertine!) le farei un plauso.

Ma così non è.

La donna-tacca, tacchina per gli amici, preferisce nascondere la sua gravidanza pronunciata perché teme che chi come me non ancora madre possa lanciarle qualche sortilegio.

Ma vi rendete conto?

Come se la mia occupazione fosse quella di Maga Circe!

Ah bella! Vedi che io c’ho da lavorà e come me anche gli altri.

Cosa ce ne frega a noi… diceva Vasco Rossi!

Ebbene visto che di fregare non me ne frega ASSOLUTAMENTE nulla ho preso di petto la situazione. Dopo un primo momento di sconforto dovuto alla stupidità e all’ignoranza di taluni soggetti mi sono fatta una grassa risata e mi è venuta un’idea degna della mia “gianburrascaggine”.

Così stanca delle pseudo Middleton di turno e delle sfaccendate principessine in calze a rete che immaginano sortilegi degni della Bella Addormentata nel bosco o frutti avvelenati come per Biancaneve certe di essere il centro del mondo, ho pensato ed eseguito ma non un sortilegio (occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio) o una macumba alla Carmen Russo versus Paolo Roberto Cotechino centravanti di sfondamento.

Mentre seguitava dietro al marito con fare da diva e rigorosamente incappucciata e imbardata con sguardo rivolto all’opposto rispetto alla mia direzione (Credo proprio che con lei non basti sfoderare il mio sorriso migliore guarnito di fossettina spiritosa! Temo dovrò parlare di questo calo di autostima al mio analista! Mon Dieu! Que dolor! Que dolor!) mi sono affacciata dalla finestra che da sul cortile dove si dipanava il profumo di violetta che inebria l’ambiente al solo suo passaggio (Una sorta di Madonna miracolosa!) dicendole:

«Ah Lady Marmelade congratulazioni!»

E lei irritata ma stupita ha farfugliato qualcosa del tipo: ma come lo sa questa jettatrice?

«Beh… so’ maga!» le ho risposto ridendo e lasciandola pensierosa se lo fossi sul serio e se quella “terribile” scoperta fatta da una donna senza figli potesse causarle qualche guaio con la sua creaturina.

E ti sorprendi di chi cade nella rete di Wanna Marchi?

Bastarda dentro, fuori e intorno…

Bye bye baby

 

Si ringrazia per l’editing Valentina Salvadori

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