Up, palloncini da Oscar

 

 

 

 

 

 

 

 

Up, ultimo gioiellino dell’accoppiata Pixar / Disney.
Fantastica animazione in 3D. Sono finiti i tempi degli occhiali traballanti di cartone e le immagini sdoppiate in verde e rosso.
Indossate i nuovissimi occhiali tecnologici (da restituire all’uscita) e partite. Si aprirà il mondo fantastico di Carl Fredicksen e della sua casa volante.

Carl, ex venditore di palloncini, vedovo della compianta Ellie (compagna infantile di giochi, fidanzata e moglie, unico amore della sua vita) decide di realizzare l’ultima delle “cose da fare”, quella che sarebbe piaciuta tanto ad Ellie: mettere casa sull’altopiano che sovrasta le Paradise Falls. Anche perchè, il mondo intorno alla loro amata casa è, oramai, uno schifo.
Il palloncino è simbolo del volo ed ecco l’idea: legare la casa a migliaia di palloncini per farla decollare alla volta dell’agognata meta.
La seconda parte del film è una sorta di Indiana Jones con il professore Senior, il padre di Indy, nel mondo meraviglioso di Paradise Falls, ma la parte più bella è la prima: i circa cinque minuti della storia d’amore tra Carl ed Ellie, che si conoscono da bambini, sino alla loro vecchiaia.
Una storia molto romantica che, si vergogni chi non lo dice, commuove sino alle lacrime.
Incredibile la rassomiglianza tra Carl Fredicksen e Spencer Tracy.


La romantica storia d’amore tra Carl e Ellie: watch?v=GroDErHIM_0&feature=related

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