L’imprevedibile leggerezza della materia. L’arte della ghisa tra Ottocento e Novecento

di Claudia Crocchianti

 

mostra ghisa

 
Il percorso espositivo, il primo in Italia nel suo genere, è allestito presso la Casina delle Civette di Villa Torlonia, Roma, e sarà aperto al pubblico fino al 25 settembre.

In mostra trenta opere che spiegano l’impiego della ghisa, il significato iconografico dei suoi motivi decorativi e la sua fortuna nell’arte tra Ottocento e Novecento, sia nell’arredo urbano che in quello domestico. Mascheroni con sembianze umane o mostruose, leoni che ruggiscono, un favoloso repertorio di motivi ornamentali, opere d’arte anche quando nate per esigenze d’uso comune.

Tra le sale della Casina delle Civette lo sguardo del visitatore passerà dalla monumentalità degli elementi decorativi delle colonne dei lampioni alla leggerezza delle ringhiere, delle fontanelle, sparse nei grandi centri come nei piccoli, fino agli elementi a corredo dei portoni, come i picchiotti, le roste e gli scansaruote, accanto a prodotti di più modeste dimensioni destinati all’uso quotidiano.

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