31 ottobre, sera
In serata Clarence e Ramon arrivano al locale.
All’entrata un addetto porge loro i rispettivi costumi.
Reinhard e Drudy sono arrivati e hanno già indosso i loro. E intanto nella sala comincia a esserci un sacco di gente.
Clarence chiede a Rei se i due coi costumi di indiano e di operaio si sono già visti. Rei risponde che sono in lieve ritardo, ma venendo da fuori dovevano di sicuro aver beccato un po’ di traffico.
A un quarto d’ora dallo spettacolo Cla’ si allontana dicendo a Ramon che vuole chiamare Pa’ per sapere cos’ha deciso di fare e soprattutto che costume doveva indossare.
(Paolè) – Sto ancora a casa e sto impazzendo…
– Di’ a me che te lo risolvo io…
Lei sospira.
– Il fatto è che fa freddo, e i costumi sono leggeri…
– E tu vai bella coperta… (pausa)
Di che si tratta?
– Ecco vedi… uno è quello dell’angelo azzurro…
– Sarebbe quello color cobalto con lo spacco?
– Sì.
(deciso) – Non se ne parla nemmeno… cioè voglio dire prendi una polmonite così…
– Che c’entra! Ovvio che mi metto una cosa sopra…
(nervoso) – Sempre troppo scoperto… No, senti a me…
Che altro hai?
– Befana sexy… con vestitino di strass e bordo in piume bianche.
– Vestitino di strass? Ti pare da befana?
O meglio… quanto ‘sexy’?
– È come un baby doll di strass, l’abito, e pure corto…
Cla’ pensa fra sé: “E dalli…”
– …però sotto ho i pantaloni, e anche degli stivaletti…
(lui pensa) “Eh già, però le tette di fuori, immagino…”
Cla’ ha quasi timore a chiedere del terzo.
– L’ultimo?
– Ballerina di tip tap col cilindro, variante di quello dell’anno scorso.
Riandando con la memoria all’anno precedente
– Quello grigio mi sembra perfetto… hai pure il cappello, vuoi mettere…
(pausa)
In che senso ‘variante’?
(lei pensa) “Non gli sfugge nulla, sigh!”
– Gli accessori sono gli stessi, ma potrei mettere un bustier o un body al posto del vestito…
Quello di stretch l’ho già usato, che faccio metto sempre lo stesso?
– Ti fai problemi inutili… quello che avevi l’anno scorso è bellissimo, e poi la gente è diversa… e comunque non avevi il cilindro, ma un berretto anni ’30.
(sorpresa) – Che memoria!
(lui sorride e pensa) “È che ti ho ragnato ben bene, pupa… anche se ero incazzato per Ramon…”
Cla’ si sente chiamare.
– Senti devo lasciarti… Vada per la ballerina di tip tap… ma copriti mi raccomando… Quando torno dobbiamo rifarci, quindi niente influenza okay?…
Vado… un bacio amore…
Locale di Berlino
Camerino
Un ragazzo (alto e abbronzato, torso nudo e copricapo di piume, il viso truccato da pellerossa) si sta infilando i pantaloni del costume.
Ramon entra senza bussare nella saletta adibita a camerino.
Trovandolo occupato
– Oh scusa!
(e fa per indietreggiare)
Il ragazzo non si scompone e sorride
– Entra pure, ho finito.
Ramon fa per avvicinarsi
(porgendo la mano) – Ciao. Io sono Ramon.
Per tutta risposta il ragazzo lo abbraccia e poi lo bacia sulla bocca.
Ramon resta a dir poco stranito.
– Non mi riconosci più, amico?
Ramon resta impalato a osservarlo
– Gesù… Bobby!
– Eh che trucco, vero?
Me l’ha fatto un barbiere qui vicino, io non sarei stato capace…
(pausa)
Come stai?
– Tu come stai…
Bobby non risponde subito.
– Così così.
(e resta a guardarlo fisso, troppo fisso…)
Ramon prende a sentirsi un po’ a disagio.
Bobby sospira.
– Senti… è da un po’ che volevo dirtelo…
Ramon comincia a sentirsi molto ma molto nervoso.
– Mi sa che ci aspettano di là, sarebbe meglio raggiungerli…
Così dicendo si avvicina alla porta e abbassa la maniglia. La apre quel tanto che basta. Immediatamente sono raggiunti dal vociare all’esterno.
Bobby non si lascia distogliere
– Sono innamorato di te. Da tempo ormai…
Ramon fa finta di non aver sentito.
(Bobby) – …vorrei che noi…
(e avvicinandosi lo cinge in vita)
Dimmi che anche tu…
Una di quelle situazioni che Ramon definerebbe ‘de mierda’…
Innervosito, ma soprattutto raggelato dalla rivelazione, Ramon fa per divincolarsi, ma in quel momento arriva Clarence che, già nervoso di suo, a quella vista diviene ancora più incazzato.
Ramon coglie immediatamente l’aria nera di Clarence e fa per sdrammatizzare
– Cla’ guarda chi c’è…
Cla’ resta interdetto, ma prima ancora di profferir parola
(Ramon) – Bobby!
Per puro caso Clarence non si fa sfuggire un’imprecazione.
Ramon (a Bobby) – Ci vediamo di là.
Cla’ è talmente incazzato che trascina via Ramon e lo spinge all’interno della toilette.
Da soli, gli si para dinanzi e lo guarda dritto negli occhi. Ramon capisce immediatamente che non è aria.
Ramon – Okay, okay, non dire niente…
(sibilando) – Il guinzaglio l’ho scordato a casa. In compenso ho la frusta e il lazo.
Vedi di non farmeli usare. Chiaro?
– Ti giuro non lo guardo nemmeno, va bene?
– Beh, mo’ non esageriamo…
(ripensandoci) Però sì, non lo guardare neanche…
Cla’ scuote la testa (come a dire ‘tutte a me devono capitare’)
– Da tutto mi devo guardare…
Ramon sorride e cerca protettivamente il suo abbraccio.
Cla’ lo stringe a sé, poi gli dà una tuzzatina con la fronte.
– Non so chi fra te e Paoletta mi fa penare di più…
(prontissimo) – Lei sicuro!
Io sono solo tuo…
(Cla’ pensa) “Speriamo…”
Serata decisamente da fibrillazione, ma sembra proprio che i guai non siano finiti…
——-
Poco dopo, in sala
Con pochi secondi di ritardo rispetto all’entrata in scena dei compagni – vestiti da Village People – arriva finalmente l’ultimo dei 6, ovvero l’operaio. Che guarda caso è… Tommy.
Riconosciutolo, sia Clarence che Ramon prendono a sudare freddo, per ragioni opposte. Era l’ultima cosa che si aspettavano.
Tommy si azzecca a Cla’, e Bobby che vuole spingere a sé Ramon fa di tutto per stargli incollato addosso. Nel corso dell’esibizione molti spettatori si avvicinano per infilare soldi negli abiti dei novelli Village People, ma soprattutto di Ramon, che di fatto è il leader e canta sulla base.
Verso la fine dell’esibizione, un ragazzo si avvicina a Ramon e con mossa fulminea gli tira via i pantaloni, che sono a strappo; ma nella foga si porta appresso anche lo slip (anch’esso a strappo).
Istintivamente sia Bobby che Tommy – i più vicini a Ramon – fanno per coprire la vista delle sue nudità, e Cla’ si mette di lato per fare in modo di coprirlo del tutto. Nel frattempo Rei e Drudy raccolgono le tantissime banconote cascate per terra.
La gente in sala reclama a gran voce il ritorno di Ramon in scena, e alla fine Ramon è costretto a infilarsi lo slip di Cla’ e a coprirsi con le piume di Bobby per rientrare in scena e salutare, mentre addosso gli arriva una pioggia di banconote da parte del pubblico, comunque in visibilio per l’insolito spettacolo.
Inutile dire, ma per dovere di cronaca lo diciamo, che come al solito il direttore del locale prende da parte Ramon e gli propone una collaborazione.
Toilette del locale
Mentre Ramon è alle prese col direttore gay – estasiato per la riuscita dell’evento e, a dirla tutta, pure preso da Ramon – a pochi metri di distanza si accendono altri fuochi… Fuochi sopiti all’incirca per un mese…
Un operaio, o presunto tale, e un cowboy metropolitano sono infatti avvinghiati l’uno all’altro – con labbra e mani che si intrecciano convulsamente – incuranti di tenere occupato un luogo densamente popolato, visti i bollenti spiriti generali.
Tommy (sussurrando mentre lo bacia)
– Ti avevo detto che sarei venuto…
(scostando le labbra da quelle di Tommy)
Cla’ – Veramente avevi detto ‘forse’…
– Mi conosci… non posso stare lontano da te…
Poi infilandogli le mani nei pantaloni
Tommy (ridacchiando) – Sei nudo sotto…
(pausa)
(toccando il Gigio) – Wow…
Pur intenti a darsi reciproco piacere, Tommy e Cla’ si bloccano quando di colpo due voci si distinguono nell’improvviso silenzio calato in bagno.
Nell’antibagno, Bobby e Ramon, ridendo, scherzano sulla proposta fatta dal direttore.
Approfittando della toilette apparentemente vuota, Bobby riprende il discorso interrotto in camerino
– Non hai risposto alla mia di proposta…
Ramon diventa di colpo serio, anche se davvero non sa come evitare di ferirlo.
Lo guarda, ma si capisce che è in grande imbarazzo.
Davanti al silenzio di Ramon, Bobby lo incalza
– Mi andrebbe bene anche il triangolo, non è detto che tu debba lasciare Cla’…
Cla’ e Tommy sentono tutto da dietro la porta.
Ramon prende a scuotere il capo, diventa chiaro che non è interessato.
Bobby però non si rassegna, non riesce a concepire un rifiuto, si avvicina e tenta di baciarlo.
– Smettila Bobby… (e gli allontana le braccia)
Ma Bobby è come preso da un raptus, la difficoltà sembra ancor più eccitarlo.
Continua imperterrito a cingerlo in vita, nonostante Ramon cerchi di divincolarsi.
Cla’ prende a scalpitare, vorrebbe uscire fuori e sbattere Bobby al muro…
Tommy gli intima a gesti di stare zitto, esce dal bagno e si avvicina a Ramon e Bobby.
Con aria di sfida sottrae Ramon all’abbraccio di Bobby e cingendolo afferma che Ramon è proprietà privata, che lui la scelta l’ha già fatta e che il triangolo (maschile) è già al completo. Ramon intuisce che Tommy lo sta aiutando a tirarsi fuori dall’impiccio e non lo contraddice, anzi, quando Tommy ostentatamente lo palpeggia davanti a Bobby non si sottrae e ricambia.
Bobby resta malissimo, ma alla fine accetta la sconfitta. Non dice nulla e si allontana.
A quel punto Cla’ viene fuori e abbraccia sia Ramon che Tommy.
Tommy – Devo tornare sulla barca…
Cla’ – Ma come, proprio ora…
– Volevo farti una sorpresa… ma qua le sorprese sono già state abbastanza…
Tutti e tre si guardano per un attimo intensamente.
L’azzurro cobalto degli occhi di Tommy sembra ora perfino rassicurante, insieme al suo sorriso, che appare per la prima volta rilassato.
Tommy fa per abbracciare Cla’ e congedarsi, scambiandosi baci sulle guance, ma Clarence gli blocca il volto e lo bacia sulla bocca davanti a Ramon.
Tommy resta un attimo stranito e volge lo sguardo a Ramon, che non dà segni di avere preso male la cosa. Fa a sua volta per porgergli la mano, ma Ramon lo avvicina a sé e lo stringe in un abbraccio amichevole dandogli anche delle pacche sulle spalle.
——-
Più tardi
In strada i ragazzi chiamano Paoletta per sapere che ha combinato. Lei racconta di essersi portata appresso tutti e tre i costumi e aver cantato e ballato come l’angelo azzurro e come una tap dancer, per completare alla fine come befana sexy e distribuire i regalini e gadgets che il proprietario del locale aveva preparato per gli ospiti.
Tornati a casa con indosso ancora i costumi di scena (o quel che era rimasto…), appare subito chiaro che Ramon ha ancora l’argento vivo addosso e nessuna voglia di andare a letto, almeno a nanna…
Alla vista del lazo che Cla’ ha poggiato sul tavolo non resiste, lo fa vibrare nell’aria e lo lancia verso Clarence, beccandolo al primo colpo.
Fa quindi per tirarlo a sé come una preda catturata.
(Cla’ ridacchiando) – E mo’?
Ramon si abbandona soddisfatto sulla poltrona tenendo Cla’ bloccato davanti a sé.
(con aria ammiccante) – Devo verificare una cosa…
Con gesto fulmineo fa per tirare via i pantaloni del suo cowboy, che come quelli da poliziotto sono ovviamente a strappo.
Cla’ si ritrova nudo a pochi centimetri dal volto di Ramon, la cui espressione si può solo immaginare.
Galvanizzato, Ramon resta là a osservarlo con occhi fiammeggianti.
(Cla’, ridendo) – Dolcetto o scherzetto?
(Ramon, accostando le labbra)
– Dolcetto, e anche bello caldo… al punto giusto direi…
——-
1 novembre
Tarda mattinata, in cucina
L’aria stravolta da una notte di sesso e poco sonno, Cla’ fa per versarsi un caffè bello forte in attesa che anche Ramon si ridesti.
Sul bordo del tavolo una busta rigonfia.
Con aria da zombi stravolto Ramon compare sulla soglia e si dirige come un automa al tavolo, sedendosi in attesa di essere servito e riverito.
Cla’ gli versa il caffè nella tazzina.
Ramon prende il cucchiaino e lo rigira nel suo caffè.
Cla’ lo osserva interdetto
– Non hai messo lo zucchero
– Davvero? Sto ancora dormendo… e pure in crisi ipoglicemica…Stanotte mi hai prosciugato…
– Io?
– No, il fantasma del Louvre…
(pausa in cui Ramon sposta la tazzina e poggia la testa sul tavolo).
– Si dorme señor?
– No, è solo un’impressione…
(e fa finta di russare)
Cla’ soffocando le risate
– Dai che ce la fai…
Serve un aiutino?
Senza neanche sollevare lo sguardo
– Quello dopo magari, in bagno, altrimenti centro la finestra…
Cla’ un po’ e sputa il caffè addosso a Ramon
(addormentato sì, ma con battuta pronta)
– È presto per la doccia…
——-
Un’ora più tardi
Cla’ è davanti al suo portatile e sta digitando qualcosa sulla tastiera.
Sollevando lo sguardo vede Ramon avanzare verso di lui.
– Eccoti qua finalmente…
Ramon procede pigramente.
– Non che la doccia mi abbia svegliato del tutto…
– Siamo sicuri che ti sei lavato e non hai dormito sotto l’acqua?
– Se vuoi controlla tu… sono lindo e profumato?
Si avvicina a Cla’ e gli si siede sulle gambe.
– Lindo e profumato non c’è dubbio, ma mo’ scoffolerà la sedia…
Ramon si alza, la sedia scricchiola.
– Andrà messa in pensione…
(pausa)
Che stavi a fare, così indaffarato?
– Una donazione.
– Di quello che penso io?
– Ancora non si fa via computer…
Ramon lo guarda e fa una smorfia.
– Ci arriveremo…
(coglionandolo) – …e tu starai sempre attaccato…
– Allora?
– Ho deciso di devolvere metà dei proventi di ieri a una fondazione di New York che si occupa di parchi, tutela ambientale e attività sportive per giovani e meno giovani…
– Lodevole, come sempre.
E l’altra metà?
– A un canile di Roma, specie ora che arriva l’inverno.
(Ramon) – Mmm…
Ma quanto hai tirato su?
– 1800 euro, compresi quelli di Tommy.
– Caspita, non male.
Cla’ – Tu invece?
– Duemila500, mi pare, stanno sul tavolo.
– Che ci vuoi fare?
– Scorpacciata di croccantini?
Che insomma i gatti a Roma sono tanti…
(andando a strusciarsi a Clarence)
– Com’è che se ne vengono tutti a Berlino?
– Perché qua sta lo zuccherino…
Farina – Zuccherino? Ssseee… Qua è un’abbuffata di ‘dolcetti’…
E per finire, i mitici…
httpv://www.youtube.com/watch?v=CS9OO0S5w2k
(Dagli inviati Gamy Moore e Farina 00)
(SCOP, Società Cooperativa Organizzatori Panzane)
ai lati, quadri di Giovanni Merenda
www.giovannimerenda.it
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