Roma, 24 dicembre 2012, intorno a mezzanotte
Paoletta riceve un primo sms di Tommy
Legge furtivamente: TAATT
(pensa) Che caspita?…
Dopo pochi secondi arriva la traduzione
Ti Amo, Aliena, Tuo Tommy
Neanche mezz’ora e Cla’ la chiama sul cell.
(ridendo) – Hai scelto l’abito? Scelgo io il bouquet…
– Dai Cla’, non scherzare…
(serio) – Non scherzo, si fa prima di partire. Fidati.
(pausa)
Mi ami quanto ti amo io?
Nooo, dimmi che mi ami di più…
(sorniona) – Stai ‘piccioso’ stasera?
(suadente) – Sìììì, ma tu dimmelo…
Lei ridacchia e risponde a bassa voce, per non farsi sentire.
– Non puoi parlare, vero?
(laconica) – Già.
Cla’ – Ramon ha detto che lui si sposa a torso nudo… o con una ghirlanda di fiori al collo come alle Hawaii…
E stavolta ci scappa una sonora risata.
——-
Mare del Nord, notte della vigilia
Serata all’asciutto in molti sensi per Nick, all’interno di un pub.
Nick ha un motivo preciso per stare giù di corda, un maledetto uomo tatuato…
Mentre suona, la mente non si ferma
“Perché non chiami più…
Stronzo… Come ti odio…”
Abituato a farsi del male, Nick immagina cosa Tommy può stare facendo in quel momento.
In un moto di rabbia batte con violenza i tasti, tanto che i suoi pensieri sembrano rimbombare in sala.
Un cliente del pub si sofferma a guardarlo stranito.
Nick fa un sorriso di circostanza e riprende a strimpellare debolmente.
Lo salvano per poco un pianoforte, 2 birrozze, un gin e un intero pacchetto di bionde. Un mix che metterebbe chiunque KO.
All’alba Nick vomita fuori dal locale.
——-
Notte del 25 dicembre a Roma, mattino in Giappone
Dopo il rituale scambio di auguri
Cla’- Daiii… Non volevi venire in Italia per un po’?
Questa è l’occasione giusta, Ramon ti lascia pure casa sua…
Padre Ralph – Cla’ lo sai…verrei volentieri, ma non so se posso ora…
(incalzando) – Devi, Ralph, ti prego!!!
(pausa)
Ho combinato un guaio, ‘devo’ sposarla…
Ralph alza gli occhi al cielo già immaginando
– Non mi dire…
(Cla’ fa mente locale e ride) – Noooo! Che vai a pensare…
Devo battere sul tempo Tommy…
(confuso) – Tommy? Ma non era il tuo ex?
– Non è più “ex”, appunto…
– Allora non capisco.
(Cla’ sospira)
– Dobbiamo impedire che lui la sposi per primo…
(incredulo) – Perché, pure lui???
(pausa)
Ma poi scusa, non era già sposata?
– Sì, ma questo è irrilevante.
– Capisco. Cioè no, ma ho rinunciato.
– Domani prendi il primo volo, al resto penso io.
Messo alle strette
– Voi mi farete rimbambire… anzi no, lo sono già!
——-
27 dicembre, di sera, sul divano
– Così domani, il mio compleanno e poi… ci pensi…
Sarà un giorno speciale, Ciccio.
Clarence annuisce.
– E i fiori?
– Tranquillo, ci penso io.
Ramon (nell’incavo del braccio) – Ma tu mi ami ancora?
Cla’ lo guarda con la coda dell’occhio, lo spinge a sé.
Si ritrovano guancia a guancia, a strusciarsi come gatti innamorati.
(Ramon) – Non me lo dici mai…
Cla’ lo allontana da sé e lo fulmina con gli occhi
– Ma se non faccio che ripetertelo… Viziato!!!
– Non basta! Stordiscimi…
(riavvicinandolo a sé) – Così? (e lo bacia)
(fra gli schiocchi) – Sììììììììììì…
Clarence si gira su un fianco.
Ramon fa scivolare la mano di Clarence verso il basso, dove qualcuno è ben sveglio…
(Cla’, sorridendo sornione) – Ahhhh, mi pareva…
Allora dobbiamo operare…
Parole intervallate da altri baci.
Ramon (ridendo) – D’urgenza…
Clarence insinua la mano nei boxer di Ramon
– Ha ragione Didy, sei un raro caso di eretismo perpetuo…
– Colpa tua, dottore…
——-
28 dicembre, chiesa luterana di Roma
Una serata decisamente autunnale a Roma, nonostante il calendario.
Paoletta arriva davanti alla chiesa accompagnata da Padre Ralph.
Attraversano insieme la navata centrale fin davanti all’altare, dove due baldi giovani elegantissimi attendono visibilmente emozionati.
Ralph consegna Piumetta agli sposi, che restano a fissarla compiaciuti.
Meraviglioso l’abito bianco in raso. Uno spettacolo.
Clarence sembra mangiarsela con gli occhi, non sta nella pelle. Fa per avvicinarsi e baciarla
Ralph lo redarguisce
– Fermo tu, che fai!
Cla’ alza le mani e sorride schermendosi e indietreggiando
– Guarda Ramon, che se ne sta tranquillo…
Ramon sorride a 32 denti a Ralph poi lancia un’occhiataccia allupata e ammiccante a Piumetta, anche lei visibilmente emozionata. Lei gli fa una smorfia furtiva, sperando che la smetta di fare come al solito il cretino facendoli scoppiare tutti a ridere.
Ralph – Allora che dite, cominciamo?
Ramon – Eh sì, padre, che poi dobbiamo consumare…
Cla’ lo incalza – Ramon!
(guardando Cla’ e Ralph) – Ma io intendevo una bella cena, poi dopo… (e ammicca)
(Ralph, scuotendo la testa) – Meno male che se ne stava tranquillo, ho parlato troppo presto…
(pausa)
Avete gli anelli?
Cla’ fa segno a Ramon di prenderli dalla tasca.
Ramon armeggia nella tasca dei pantaloni e tira fuori un quadratino di carta stagnola in cui spicca un anello, ma di altro tipo…
Cla’ scoppia a ridere – Non quello!…
– Ah già, scusate…
Padre Ralph e Paoletta trattengono a stento le risate, anzi Paoletta a stento trattiene le lacrime.
Ramon continua ad armeggiare, stavolta nella tasca della giacca, e finalmente tira fuori un astuccio. Lo apre, porge i tre anelli contenuti a Cla’, prende uno dei bouquet poggiati sulla panca e lo porge a Piumetta.
Ralph (agli altri) – Sembra evidente che voglia cominciare lui…
Ramon sorride e annuisce.
La chiesa è vuota a quell’ora, manca all’incirca mezz’ora alla chiusura.
Ralph – Visto che siamo solo noi, e dato che si tratta di un matrimonio alquanto… ‘singolare’… direi che possiamo semplificare le cose.
Ramon fa un cenno di approvazione.
(rivolto poi a Cla’) – Tu fungerai da sposo e testimone…
Ralph tira fuori un libbricino, lo apre.
(a Ramon) – Ripeti dopo di me
Io, Ramon de Gadia Fuentes, prendo te, Paoletta, come mia sposa e prometto di esserti fedele, di appoggiarti in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà e di prendermi cura di te finché morte non ci separi.
Terminata senza problemi la prima parte, Ralph si rivolge a Paoletta.
Si ripete la medesima scena, senza una piega.
rivolto a Cla’- Gli anelli.
Clarence prende quelli destinati a Ramon e Piumetta e li consegna ai due, che se li scambiano senza difficoltà.
(solennemente) – In nome dell’autorità conferitami vi dichiaro marito e moglie.
Segue un attimo di silenzio.
Ramon guarda quindi Ralph, come in attesa di un suo cenno.
– Ora puoi baciare la sposa
Ma già sul ‘puoi’ Ramon provvede a fiondarsi su Piumetta baciandola con trasporto
Cla’ (piccato) – …Ohhh non troppo!!!
così dicendo Cla’ avanza verso i due.
(a Ramon a denti stretti) – Lasciamene un po’ dico…
Ramon si stacca a forza, fa una smorfia birichina, cede la postazione al suo compagno.
Accanto a Paoletta per un attimo Clarence appare raggiante, poi emozionato.
Lui le porge il secondo bouquet, consegnando a Ramon il primo.
Ralph – Veniamo a voi, dunque.
Nel frattempo un piccolo gruppo di fedeli è entrato in chiesa, prendendo posto fra i banchi.
I tre si guardano attorno, poi rivolgono lo sguardo a Ralph.
Ralph – Visto che non siamo più soli il rito mi obbliga a una piccola, ma necessaria, correzione.
(pausa)
Se qualcuno è a conoscenza di qualche impedimento a che questo matrimonio venga celebrato parli ora o taccia per sempre.
Un momento di attesa, poi Cla’ procede sicuro e spedito, come da rituale
– Io, Clarence Daverall, prendo te, Paoletta, come mia sposa e prometto di esserti fedele, di appoggiarti in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà e di prendermi cura di te finché morte non ci separi.
Cla’ attende trepidante che sia lei ora a pronunciare la medesima formula.
Lei attacca
– Io, Paoletta, prendo te, Clarence, come mio sposo e prometto di…
Viene interrotta da una voce alle sue spalle
– C’è un motivo per cui questo matrimonio non s’ha da fare…
Un brusio improvviso turba l’armonia della scena.
I tre sposi si voltano di colpo, mentre Ralph vede avanzare verso l’altare un uomo elegantissimo.
– Quella donna ama anche me!
Sul volto di Cla’ si dipinge all’istante una sorta di disperazione
– Tommy!
Ralph e Ramon fanno per slanciarsi in avanti, ma è tutto fulmineo: col braccio Tommy blocca Paoletta per la gola e la spinge con sé su un lato della navata, lasciando intendere di essere armato. Nell’azione, alquanto concitata, Piumetta perde il bouquet dalle mani.
I pochi astanti nei banchi fuggono via terrorizzati.
Clarence tenta di farlo ragionare
– Sta’ calmo Tommy, non fare sciocchezze e lasciala andare!
(urlando) – Non prima che abbia sposato anche me!
Ramon Clarence e Ralph si lanciano occhiate interdette e smarrite
– …perché lei mi ama, vero Paolè?
Quella di Tommy appare immediatamente come una lucida follia.
Tommy la costringe ad arretrare ancora mentre le sussurra all’orecchio Tranquilla
Lei però appare terrorizzata.
Cla’ la vede così indifesa e fa istintivamente un passo avanti
– Non ti avvicinare Cla’ o ci faremo tutti del male…
Tommy la pungola alla schiena con qualcosa, lei sobbalza.
– Lascialaaaaa!!! (e fa per slanciarsi)
(lei riesce a urlargli) – Nooo, Cla’!
poi ansimando – Fa’ come dice luiiii!
Interviene padre Ralph, le parole rimbombano nell’aria
– Tommy, un matrimonio celebrato con la forza non è valido, lo capisci?
Tommy fa per allentare la presa, consentendo a Piumetta di respirare meglio, ma deciso a non mollare
– Sposaci padre Ralph e saremo tutti felici e contenti…
Ralph guarda Piumetta, cercando di capire rapidamente cosa fare.
– Paoletta tu acconsenti a sposare ‘anche’ Tommy?
Piumetta guarda Clarence, poi Ramon, poi di nuovo intensamente Clarence.
Alza gli occhi al cielo.
Tommy intanto all’orecchio le ripete in un sussurro Ti amo, dimmi di sì…ti prego…
Lei fa quindi un cenno di assenso col capo.
Padre Ralph guarda di nuovo Clarence
– Che faccio, procedo?
Cla’ lancia un’occhiata a Tommy e Paoletta, e a malincuore annuisce.
– Volete voi, Clarence e Tommy, prendere la qui presente Paoletta, come vostra sposa e promettete di esserle fedeli, di appoggiarla in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà e di prendervi cura di lei finché morte non vi separi?
Dite ‘lo voglio’.
Entrambi all’unisono – Lo voglio!
Vedendola stremata, Ralph accorcia la formula
– Tu Paoletta, lo vuoi?
Cioè, li vuoi entrambi?
Lei guarda Cla’ che le annuisce, e risponde
– Sì, lo voglio.
– Per l’autorità conferitami vi dichiaro mariti e moglie.
(Ralph fa una mossa col capo come a dire ‘una cosa così non la vedrò mai più, sicuro…’)
Ramon – E gli anelli?
Tommy estrae dalla tasca l’anello d’ametista e lo infila all’anulare destro, poi le consegna una veretta che lei infila all’anulare destro di lui.
Finalmente Tommy allenta la presa e la bacia, prima sul collo, poi, volgendole il capo, sulle labbra.
– Fermi tutti!
Una voce imperiosa coglie ancora una volta tutti di sorpresa.
Paoletta approfitta per correre a rifugiarsi fra le braccia di Clarence, che la serra a sé.
6 agenti di pubblica sicurezza, armi in pugno, sbucano di colpo da ogni angolo della chiesa; due di loro si fiondano immediatamente su Tommy per bloccarlo.
Uno dei fedeli in sala accorre e urla
– È lui! È armato!
Intanto gli agenti costringono Tommy ad appoggiarsi a una colonna per perquisirlo.
Tommy si difende
– Non sono armato, era solo una penna stilografica!
Gli agenti infatti non gli trovano indosso altro che effetti personali e la penna stilografica.
(rivolto a Tommy, che ora fronteggia tutti)
Agente 1 – Allora può spiegarmi che stava succedendo?
Tommy guarda Paoletta con l’espressione di uno che davvero non sa che pesci prendere.
A lei viene un’idea
– Agente, stavamo provando la scena di una fiction, approfittando della chiesa vuota.
Gli agenti la guardano e si mettono a ridere.
– Vorrebbe farci credere che era solo una messinscena, e che questo signore non la stava tenendo costretta contro la sua volontà?
Paoletta – Sì.
È così… siamo un gruppo di attori e io sono la sceneggiatrice, volevamo vedere se la scena funzionava… Direi che ne abbiamo avuto conferma, non le pare?
– Oh sì, come no!
Noi però dobbiamo averne la certezza.
(lei) – Controllate in rete… se ha un iphone glielo mostro subito
Ralph, che aveva il suo in tasca, ha già trovato ciò che serve a convincerli.
(secondo agente) – Insomma siamo intervenuti per niente…
Il tizio che in sala aveva additato Tommy, agli agenti
– Scusate, mica potevo sapere…
(Agente 1) – Non si preoccupi, lei ha solo fatto il suo dovere
(fedele) – In effetti, a pensarci, quello che stavamo vedendo era strano… solo in una fiction tre uomini sposano la stessa donna…
Piumetta (annuendo)
– Sì appunto, solo in una fiction, non può succedere nella realtà…
Dai banchi si avvicina una donna sulla cinquantina.
(rivolta agli sposi)
– Ma almeno ci fate qualche autografo? Per davvero però!
E tutti, per la prima volta, scoppiano a ridere.
(Agente 1) – Se è così allora… direi che possiamo togliere il disturbo.
Cla’ – Anche perché dovremmo completare la scena…
Clarence estrae dalla tasca l’anello che non ha potuto scambiare con Paoletta.
Ralph fa segno ai presenti di risistemarsi e appena tutto è in ordine riprende il discorso interrotto.
Finalmente Paoletta può recitare per intero la formula di rito che la unisce a Cla’ in matrimonio.
Al termine, lei infila all’anulare sinistro di Cla’ la veretta con le iniziali di loro tre, RCP.
E sul bacio che Clarence scambia con Paoletta parte l’applauso di tutti i presenti, agenti compresi.
La sposa e i suoi tre mariti vengono quindi avvicinati da tutti ricevendo baci abbracci e congratulazioni.
Fuori dalla chiesa, per il canonico lancio del riso, ci scappa perfino un mezzo servizio fotografico fatto coi cellulari…
Saliti in macchina gli sposi, i fedeli continuano a commentare
– Oh però, sembrava tutto vero…
– Ma dai, si vedeva che erano attori… dove li vedi mai così belli in giro…
– Sai che ti dico Teresa?
Farò morire d’invidia mia cugina quando lo saprà…
——-
In serata
Almeno la cena, organizzata a casa di Ramon, va liscia come l’olio.
Ramon sfoggia tutta la sua abilità ai fornelli e Ralph resta incantato dai suoi piatti. Il vino fa il resto. Perfino padre Ralph si lascia andare a piccanti confessioni di gioventù, il clima è decisamente goliardico.
Paoletta si mette un po’ più comoda e a casa sfoggia un secondo abito da sposa prestatole da sua sorella per l’occasione.
– Ero indecisa fra questi due, a voi quale piace di più?
E avanzando elegantemente in salotto, manco fosse una passerella, si fa ammirare per poi adagiarsi mollemente sul divano.
I ragazzi non sanno pronunciarsi, ma le loro espressioni la dicono lunga sui livelli di eccitazione che la situazione ha prodotto.
Vista l’ora, Clarence decide che è meglio levare le tende
– Paolè forse è meglio trasferirsi da me, che dici?
– Sì, chéri.
Ramon e Tommy prendono all’istante a sfottere Cla’
Tommy – Chéri alza le chiappe, su…
Ramon – Che la notte è lunga…
——-
Casa di Clarence
Un’ora dopo tre baldi giovani sono stesi per lungo nel lettone di mogano della casa di Cla’, in attesa che la sposa si decida a lasciare il suo regno: il bagno.
Tommy – Mezz’ora d’orologio, queste donne… Ma che cazzo fa là dentro?
Clarence se la ride.
Ramon (a Tommy) – Paolè è di una lentezza che manco un bradipo… vero è che noi non abbiamo sonno…
(e si scambiano occhiate eloquenti)
Cla’ spezza una lancia a favore di Piumetta
– Smettetela di lamentarvi, il piacere è ‘anche’ nell’attesa…
Ramon – Sì, sti caz… Io preferirei…
A un tratto la porta del bagno si apre e viene fuori Paoletta, borsa in spalla.
Non nella mise ultrasexy che tutti si aspettavano, ma vestita di tutto punto per uscire.
Ramon fa partire una specie di ululato – Noooooo!!!
Sui volti dei 3 un’espressione di sconcerto e delusione.
Si tirano su acquattandosi ai piedi del letto
Cla’ – Perché vuoi andare via, mia regina?
– Spiacente ragazzi, devo tornare a casa. Un’emergenza.
Tommy – Ma… ora?
(pausa)
E ci lasci così?!
Lei fa un gesto con le mani, come a dire ‘non posso fare altrimenti’
Ramon – Cattiva!!!
Gli altri due la guardano sconsolati, di più, afflitti.
Tommy – Ma almeno un bacio…
– Sì, quello della buonanotte…
(e così dicendo Paoletta dispensa un casto bacio a tutti e tre)
E ora a nanna, marsch!
——-
Poco dopo
Andata via quella virago, Tommy Ramon e Clarence sotto le coperte brontolano.
Tommy – Ma è sempre così?
Oh, che il matrimonio luterano è solubile…
– Sì, in acqua (gli fa eco Ramon)
(a Tommy)
Cla’ – Zitto, va che è meglio…
Silenzio.
Tommy
– Dovremo vedercela fra noi…
Ramon – Già, potremmo…
E l’ultimo spense la luce.
Il mattino seguente, davanti a un caffè
Cla’ – Toglimi una curiosità.
Come hai fatto a sapere che eravamo in chiesa?
Tommy – Tua madre, baby.
L’ho chiamata quando stavo per partire, giusto per un saluto.
Lei mi ha detto che eri andato a prendere Ralph all’aeroporto.
– Sì, ma lei non sapeva del matrimonio e della chiesa.
Tommy – Conosci un tale Farina?
Cla’ annuisce.
Ramon – Nooo!
Tommy – Sì, invece.
Cla’ – Ah, ecco!
Cla’ e Ramon si scambiano un’occhiata che è tutta un programma, a tinte noir.
——-
Farina: Qualcosa mi dice che devo darmi alla macchia, per un po’…
(dall’inviato Farina 00)
(SCOP, Società Cooperativa Organizzatori Panzane)
ai lati, quadri di Giovanni Merenda
www.giovannimerenda.it
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