Belen e le altre… la bellezza passa, la bruttezza resta

belen

“Non ce la faccio più!”

Così sentenziava la povera Magda stremata dal pedante marito Furio nel notissimo film del 1981 “Bianco, rosso e Verdone”. Ecco, questa frase è la sintesi perfetta di quanto anch’io non riesco più a trattenermi dentro.

Motivo?

L’onnipresenza delle varie prezzemoline in tv e non solo. Belen Rodriguez in primis.
La conturbante ex isolana, ex del tronista mancato Marco Borriello (calciatore in forza nella Roma in cui milita il Pupone, altro video dipendente, Francesco Totti) e attuale compagna del tatuatissimo Fabrizio Corona, è ovunque.

Non mi stupirei di trovarmela porta a porta (non da Bruno Vespa dove ha già dato…era un personaggio sul plastico di Cogne che Brunone non leva mai dal suo studio perché da un momento all’altro potrebbero esserci sviluppi) a proporre cambi di tariffe elettriche.

Ebbene la “simpatica” icona sexy degli ultimi tempi, come dicevamo, è dappertutto. Nessuno stilista se la fa sfuggire per farle indossare l’abito di punta o rappresentare sulle riviste la nuova collezione, i pubblicitari fanno a gara per ingraziarsi le sue forme e spiaccicarle in tutte le pose debitamente photoshoppate denudandola sempre e comunque e persino le offrono di salire sul palco dell’Ariston per il prossimo festival di Sanremo insieme all’altra donna del momento, Elisabetta Canalis. Pare addirittura che la proposta sia partita dal conduttore designato, Gianni Morandi, che avrebbe detto qualcosa che suona vagamente come un aut aut. Ipotesi, questa, tutta da verificare ma che a ogni modo chiarisce, laddove ce ne fosse bisogno, il potere delle chiacchiere.

Se la ballerina, canterina, modellina Belen Rodriguez non avesse prima fatto parlare di sé all’epoca della storia con Borriello, poi con la liason (vera o presunta) con Rossano Rubicondi (formidabile la loro performance del balletto di “Thriller” di Michael Jackson… sgrunt!!!) e infine con i tira e molla con il “sempre nei guai” Fabrizio Corona, dubito sarebbe riuscita ad emergere.
E perché mai avrebbe dovuto? In fondo quante starlette pari requisiti ci sono in Italia o nel mondo che non fanno neanche metà del suo percorso “artistico”?

Ehm… perdonate l’azzardo… artistico? Ma mi faccia il piacere!

Eppure c’è qualcuno che le da’ talmente tanto spazio (per carità lei è solo l’emblema in un contesto generale) al punto da costringermi a sognarmela la notte mentre, in uno spot con Christian De Sica, s’improvvisa professoressa di latino o poliziotta in calzoncini inguinali e camicia debitamente sbottonata e allacciata appena appena sotto il seno.

E ancora: esci in macchina e c’è la sua “faccia” sui maximaschermi delle città, guardi una partita di calcio e parte il mini spot con il suo sguardo ammiccante mentre colpisce il pallone con l’anca che pare svitata dal resto del corpo e poi rotocalchi su rotocalchi. Cosa farà mai la sexy argentina davanti a una libreria nel cuore di Milano? E’ indecisa sul libro da comprare? Ah no no… si sta specchiando nella vetrina…

E giù un sospiro di sollievo!

Capisco bene che ha “quel tipo di corpo che piace a entrambi i sessi”, come direbbe Woody Allen, ma mi chiedo: possibile che non ci siano proprio alternative? Siamo davvero solo questo? Veline, schedine, subrettine, mogliettine, fidanzatine e mantenutine? Perché non puntare su una testa pensante che non sia solo un fondoschiena a mandolino?

Facile.

L’obiettivo è di instupidirci completamente al fine di far razzie di noi. Perché una popolazione presa dal gossip, dall’estetica, dall’illusione e dalla ricerca della felicità senza costrutto è più debole e pilotabile.

Forse sogno (chissà forse sono io la vera stupida) ma io credo si potrebbe dare un freno a quest’escalation di protagonismo fermo restando che dovremmo ripulire prima della televisione le nostre scuole, le nostre chiese, i nostri uffici pubblici e i nostri organi istituzionali dove c’è tutto è il contrario di tutto.

Il nulla.

Ebbene, credo molto nelle parole sornione di Anna Mazzamauro, la signorina Silvani della saga di “Fantozzi”, quando diceva a proposito del suo lato estetico: “Sono felice di non essere bella, perché la bellezza passa, mentre la bruttezza resta”.

A buon intenditor…

Ma lei, Belen, non teme confronti così come non teme di non riuscire a conservare le sue forme, certa che non siano queste le responsabili del suo clamoroso successo. Sapete perché? Lei seduce con la semplicità.

Parole sue.

Chissà se anche lei i suoi uomini li ha conquistati con il pigiamone con gli orsetti.
Me lo chiedo perché se così fosse avrei davvero un gran bisogno di un pigiama nuovo… magari rosa e con i fantomatici orsetti e perché no disegnato dalle manine “sante” della Rodriguez, ormai anche stilista.

Ci mancava solo questa…

Antonella Caruso

9 Replies to “Belen e le altre… la bellezza passa, la bruttezza resta”

  1. SE Belen è dovunque è perchè rende.
    Mi spiego: L’obiettivo è di instupidirci con culi, tette, gossip, ma se non fossimo già stupidi di nostro, questo meccanismo non funzionerebbe.
    Non è la televisione che ci rende così, lo siamo già e la televisione ci dà quello che vogliamo.
    Non ricordo chi l’ha detta, ma faccio mia questa massima:”Non temo il berlusconi fuori dime, temo il berlusconi che è in me”.

  2. Ebbene concordo con chi di voi dice che Belen è anche qui “grazie” a questo articolo. Forse la bella argentina ha fregato anche me, ma il fatto è che non so resistere alle tentazioni malgrado mi impegni a farlo…accidenti a me!
    Grazie dei commenti

  3. Però se è vero che non se ne può più e Belen e le altre sono photoshoppate, con le gambe storte, mantenute, con poco cervello ma tanti soldi… perché parlarne ancora??? Vuol dire che qualche attenzione l’attirano, io sono sempre per il “non dare potere a chi non ce l’ha”. E non dico di non parlarne per nulla, ma tu dici “Belen è ovunque…”: infatti, è anche qui!

  4. In una società in cui si usa il corpo delle donne per vendere di tutto non mi sorprende questa Belenmania, sta di fatto che sarebbe sufficiente non comprare i prodotti che pubblicizza e cambiare canale quando fa le sue comparsate in qualche trasmissione. La nostra società ha quello che si merita. Antonella, anche senza photoshop Belen non è proprio da buttare :). Raffaele, hai ragione è proprio un cesso….:)

  5. Belen Rodriguez piace perché è sempre meglio guardare un paio di gambe che imparare a ragionare. Una delle cose che mi ha fatto più sghignazzare è stato lo spot in cui addirittura insegnava la Perifrastica. Si dice che il Latino sia una lingua morta; un’affermazione opinabile dato che è la sola lingua universale in campo scientifico. Certo in un mondo in cui quattro parole senza un errore grave sembrano impossibili ai più non è certo l’ignoranza del latino il problema. Ma forse sbaglio: il problema non è la lingua morta, ma i neuroni di chi si eccita davanti a questa o alle signorinelle tutte tette (di plastica) e sorrisi della tv. Quelli si che son neuroni morti…

    Massimo

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