Nonni in “Love”

di Valentina Boscolo


L’Elisir di lunga vita è una leggendaria pozione capace di donare vita, immortalità ed eterna giovinezza a chiunque lo beva.

Questo magico filtro sembra alla base di molti spot pubblicitari che si rivolgono alla fascia della terza età, e che ci propongono gli anziani come belli, atletici e spensierati, rinvigoriti a nuova vita.

Devono aver bevuto qualche portentoso intruglio anche i numerosi signori e signore “d’un certain âge”, che partecipano al programma  pomeridiano ‘Uomini e Donne – L’amore non ha età’ di Maria De Filippi su Canale 5.

Sta infatti tramontando l’era dei tronisti (ragazzi/e giovani e belli che flirtano in tv), gli arzilli vecchietti si lasciano trascinare in danze e corteggiamenti sotto gli occhi del pubblico e di una divertita padrona di casa.

Questa sorta di ‘balera mediatica’, fa ascolti record battendo i più giovani e aitanti con un mix di spensieratezza, ingenuità e un pizzico di tenerezza.

Ci si trova di fronte a siparietti di anziani che si infervorano tra loro, si dichiarano amore assoluto, si tradiscono, ecc. come dei novelli ‘fidanzatini di Peynet’: il tutto condito da valzer o mazurche e dagli intermezzi ironici di “Angela favolosa cubista” (una dinamica settantenne che nei weekend fa la cubista in discoteca).

A fare da opinionisti vi sono un ex ballerino, Gianni Sperti, e una “Vamp”, tale Tina Cipollari, creatura nata dalla stessa De Filippi.

C’è chi ritiene che sia un modo come un altro di trovare l’amore (o se non altro compagnia reciproca) tra persone adulte che possono vedersi e telefonarsi, in seguito, al di fuori del programma.

In molti casi, tra i più giovani, i rapporti instaurati sfociano anche in felici convivenze, dimostrazioni che l’amore non ha tempo.

Diverso il discorso per gli ottuagenari partecipanti che ormai abituati ad una vita solitaria, mal sopportano l’intrusione dell’eventuale compagna/o sotto il proprio tetto.

Tuttavia c’è anche chi ha una visione più negativa del fenomeno, reputandolo un voler ridicolizzare le debolezze psicologiche e fisiche degli anziani attraverso il mezzo mediatico solo per far impennare gli ascolti, a scapito della loro stessa dignità.

La “deus ex machina” di tutto, Maria De Filippi, non è nuova a certe trovate televisive: dopo aver creato il fenomeno del Tronista ed aver sfornato talenti (o presunti tali), in campo canoro e della danza con l’altro format “Amici”, ha ospitato in un’altra sua trasmissione più volte ragazzi con la ‘Sindrome di Down’ coinvolgendoli in altrettanti sketch che possono essere considerati esilaranti o patetici a seconda della prospettiva del telespettatore.

Due tesi contrastanti ma ugualmente degne di nota che possono applicarsi anche alla trasmissione che vede protagonisti gli arzilli nonnetti in cerca d’amore.

Lascio a chi legge la facoltà di giudicare, ma senz’altro questa può essere considerata una formula innovativa che coinvolge un nuovo target, ovvero le fasce più assidue dei telespettatori, dimostrando che i sentimenti e il cuore non invecchiano mai.

 

 

 

 

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