Parole

 

le parole 

PAROLE

di Teodoro Lorenzo

 

Che brutta cosa le parole!
Falsi guaiti umani, uggiolare menzognero che nasce non dal cuore ma dai più reconditi anfratti della mente.
Le parole ti possono lusingare, blandire o all’opposto ferire a sangue con la loro lama tagliente, sfregiarti l’anima lasciandone solchi indelebili.
Le puoi usare come vuoi. Mischiarle abilmente, farle volteggiare, riprenderle in mano per un attimo innocue e poi lanciarle nuovamente nell’aria per ricominciare con loro il ballo vorticoso dell’insignificante balbettio.
Chi ne conosce il più intimo segreto è come un esperto giocatore di poker al tavolo di ingenui principianti. Solo lui saprà bluffare lanciando sul piatto l’intera posta con in mano un’inutile coppia di re.
In fondo basta un solo sguardo per far capire alla tua donna quanto amore nutri per lei, un solo gesto per infondere coraggio a chi è debole, un semplice sorriso per ridare speranza a chi l’ha perduta.
Ditemi quali parole si potrebbero usare per consolare il pianto di una madre o il dolore di un padre, quali saprebbero descrivere la perfezione con cui lo stelo si attacca al fiore, quali a penetrare nella magia di un crepuscolo o nello stupore di una gioia improvvisa.
Le parole sono inutili, spesso vigliaccamente false, quasi sempre inadeguate.
Emozioni che l’anima non riesce a contenere e senti straripare dentro di te quando passano attraverso la bocca perdono ogni consistenza. Al momento di farsi parola perdono forza, diventano giostre ferme, palcoscenici vuoti.
Quello che dentro sembrava un incendio a contatto con l’aria diventa lo sfregamento di un fiammifero.
A te stesso, prima ancora che agli altri, quello che stai raccontando appare così banale che stenti a riconoscere in quello che è venuto fuori ciò che avevi dentro. E allora rincari la dose, aggiungi aggettivi, sostituisci avverbi; elimini quelli troppo fiacchi e ne utilizzi altri, che credi più efficaci. Ma è tutto inutile, la torta non lievita.
Ma non è colpa tua, sono le parole. Non riusciranno mai ad uguagliare e riprodurre l’intensità del tuo sentire, a sintonizzare il dentro con il fuori.
Per questo la comunicazione, quando è vera, non passa mai attraverso le parole.

 

Estratto da: Teodoro Lorenzo, Pensieri di carta, Progetto Cultura, 2014, 128 pagine 

  • EAN: 9788860927026
  • ISBN: 8860927021

Pensieri di carta

 

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